Preghiera
di Giovanni Paolo II a san Giuseppe
Beato
l’uomo che non segue il consiglio degli empi, non indugia nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli stolti, ma si compiace della legge del Signore, la
sua legge medita giorno e notte (Sal 1, 1-2).
Bene, servo buono e fedele… prendi parte alla gioia del tuo padrone (Mt 25, 21).
Giuseppe ha sperimentato sia l’amore della verità, cioè il puro amore
di contemplazione della verità divina che irradiava dall’umanità di
Cristo, sia l’esigenza dell’amore, cioè l’amore altrettanto puro del servizio,
richiesto dalla tutela e dallo sviluppo di quella stessa umanità… Oltre
che nella sicura protezione, la Chiesa confida anche nell’insigne esempio di Giuseppe,
un esempio che supera i singoli stati di vita e si propone all’intera comunità
cristiana, quali che siano in essa la condizione e i compiti di ciascun fedele.
Giovanni
Paolo II
O caro San Giuseppe,
amico e protettore di tutti,
custode di Gesù
e di tutti quelli
che invocano il tuo aiuto.
Tu sei grande
perché ottieni da Dio
tutto quello che gli uomini ti chiedono.
Ti prego di accogliere
la mia preghiera:
veglia e custodisci tutte le famiglie
perché vivano l’armonia,
l’unità, la fede,
l’amore che regnava nella Famiglia di Nazareth.
Guarda con tenerezza particolare
le famiglie dei disoccupati,
dona a tutti un lavoro,
affinché con la loro opera
creino un mondo migliore
e diano lode a Dio Creatore.
Ti affido la Chiesa,
in particolare il Papa,
i Vescovi, i Sacerdoti e tutti i Missionari
perché si sentano sostenuti dalla tua paternità.
Chi li può amare più di te, o caro San Giuseppe?
Proteggi tutte le persone consacrate,
perché trovino nella tua obbedienza
e adesione alla volontà di Dio
l’esempio per vivere nel silenzio,
nell’umiltà, nella gioia
e nella missionarietà
la vita di unione con Dio
che le rende felici nel compimento
della divina volontà.
La gioia di sentirsi di Dio è così grande
che non ha paragoni;
solo in Dio si trova tutta la felicità.
San Giuseppe esaudisci la mia preghiera.