Meditazione: insistere sulla cosa di cui abbiam più bisogno
Esercizio di perfezione e di cristiane virtù
composto dal padre Alfonso Rodriguez S.J.
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TRATTATO V. DELL'ORAZIONE
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CAPO XV. Come s'intende che nell'orazione abbiamo da pigliare a petto quella cosa, della quale abbiamo maggiore necessità, e insistere in essa fin che l'abbiamo conseguita.
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1. Va assecondato qualunque buon sentimento.
2. Ciò si accorda col frutto particolare prefisso.
3. A questo frutto applicare anche l'esame particolare.
4. La meditazione è fontana che tutto innaffia.
5. Meditando trattieniti con pausa negli atti buoni.
6. Danno del contrario.
7. Vantaggio di tal pratica.
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1. Non vogliamo dire per questo che sempre abbiamo da attendere ad una cosa nell'orazione; perché quantunque la nostra particolare e maggiore necessità sia l'umiltà, o altra cosa simile, possiamo bene nell'orazione occuparci negli atti e nell'esercizio di altre virtù. per esempio, ti si porge l'occasione di un atto di conformarti alla volontà di. Dio in ciò che egli vorrà e ordinerà di te; trattieniti in esso quanto potrai, che questa sarà buonissima orazione e molto bene impiegata, né ti leverà questo l'armi di mano per farti forte in genere d'umiltà; che anzi per questa ti darà maggiore aiuto. Ti si porge occasione di un atto di gratitudine e riconoscimento grande dei benefizi che hai ricevuti da Dio, così generali, come particolari; trattieniti in questo quanto ti sarà possibile; che ben è ragione che ogni giorno rendiamo grazie al Signore per i benefizi ricevuti, e specialmente per averci tirati alla religione. Ti si porge occasione di concepire un odio e dolore grande dei tuoi peccati, e un fermo proponimento di morire più tosto mille volte che offendere mai più Dio; trattieniti in questo, che è uno dei buoni e dei più utili atti nei quali ti puoi esercitare nell'orazione. Ti si porge occasione di far un atto di amor di Dio, di concepire zelo e desiderio grande della salvezza delle anime e brama di esporti a qualsivoglia travaglio e fatica per esse; trattieniti in questo. E possiamo anche trattenerci nell'orazione in chiedere a Dio grazie così per noi stessi, come per i nostri prossimi e per tutta la Chiesa, che è una molto principale parte dell'orazione.
In tutte queste cose ed altre simili ci possiamo trattenere nell'orazione, e sarà orazione molto buona: e così vediamo i Salmi, i quali sono una perfettissima orazione, pieni di una infinità d'affetti differenti. Perciò Cassiano e l'abate S. Nilo (CASSIAN. coll. 9, c. 7; S. NILUS in Biblioth. patr. t. 7) dissero che l'orazione è una campagna piena di fiori, e una ghirlanda tessuta di molti fiori di odori tutti diversi. «Ecco l'odore del figliuol mio è come l'odore d'un campo ben fiorito e benedetto dal Signore» (Gen. 27, 27). E in questa varietà vi è un'altra utilità, 'ed è che suole aiutare a renderci più facile l'orazione, e per conseguenza a poter durare e perseverare in essa più lungamente; perché il replicare sempre una medesima cosa suole cagionare fastidio; mentre la varietà diletta e trattiene.