Si dichiara come il non camminare avanti è un tornare indietro
Esercizio di perfezione e di cristiane virtù
composto dal padre Alfonso Rodriguez S.J.
TRATTATO PRIMO. Della stima, e desiderio, e affezione, che dobbiamo avere a quel, che concerne il nostro profitto spirituale, e d’alcune cose, che a quest’effetto ci aiuteranno.
1. È sentenza comune di tutti i Santi: «Nella via del Signore il non camminare avanti è tornare indietro». Questa cosa dichiareremo qui, e ci servirà d’un mezzo molto buono per animarci a far progresso nella perfezione. Poiché, chi è colui che voglia tornare indietro da quel che ha cominciato specialmente vedendo che ha contro di sé la sentenza del Salvatore nel Vangelo: «Nessuno che, dopo aver messo mano all’aratro, volga indietro lo sguardo, è buono pel regno di Dio» (Luc. 9, 62). Colui che ha posto mano all’aratro e ha cominciato a camminare per la via della perfezione, se riguarda indietro, non è atto pel regno dei cieli. Sono parole queste che ci dovrebbero far tremare. S. Agostino dice: «Tanto non torniamo addietro, quanto ci sforziamo di camminare avanti, e subito che cominciamo a fermarci, torniamo indietro» (Epist. Pelagii ad Demetr. c. 27). Sicché se vogliamo non tornar indietro, è necessario che sempre camminiamo e procuriamo d’andar innanzi.