Insegnamento del
Santo Padre Giovanni Paolo II
Santa Faustina
Nuove forme del
culto della Divina Misericordia trasmesse da S. Faustina
L’essenza del culto della divina misericordia
L’immagine di Gesù
Misericordioso
Atto di fiducia verso
la Divina Misericordia
La Festa della Divina
Misericordia
Preparazione
alla Festa della Divina Misericordia
Novena alla divina
misericordia
La celebrazione
della Festa della Divina Misericordia
Il sacramento
della riconciliazione
La Santa Comunione
La Santa Comunione
nella vita di S. Faustina
La Coroncina alla
Divina Misericordia
L’Ora della Misericordia
Invocazione
nell’Ora della Misericordia
Brani dal Diario per
la meditazione
La Via Crucis
La diffusione
del culto della Divina Misericordia
Alcune preghiere
composte da S. Faustina
Davanti al Santissimo
Sacramento
Preghiera
di ringraziamento
Per ottenere la misericordia
di Dio per il mondo intero
Per la santa Chiesa
e per i sacerdoti
Per la Patria
Per chiedere l’amore
verso Dio
Per il dono della
sapienza
Atti di fiducia
Per chiedere
la grazia di essere misericordiosi
Per i peccatori
Nella sofferenza
Per la buona morte
Alla Madre di Dio
Parte I – Misteri gaudiosi
Parte II – Misteri
dolorosi
Parte III – Misteri
gloriosi
Litanie alla Divina
Misericordia
Preghiera per
ottenere le grazie per intercessione di S. Faustina
Preghiera a Gesù
Misericordioso del Santo Padre Giovanni Paolo II
Chiesa di Santo Spirito
in Sassia: orario delle funzioni
Santa Faustina Kowalska
Testi a cura di Sr. M. E. SIEPAK
© Congregazione
delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia – ul. Siostry Faustyny 319,
30-420 Kraków (Polonia)
Traduzione dal polacco: MONIKA GRYGIEL
© Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia
Visto, Nihil obstat: P. ANDREA SPEGNE, M. F.
Imprimatur:
VERGILIUS Card. Noè
Archipr. patr. Basilicae Vaticanae
Vicarius Generalis Pro Civitate Vaticana
E Vicariatu Civitatis Vaticanae
d. XX m. augusti a. MCMXCIV
Chi volesse
ricevere pubblicazioni sulla Santa Faustina e sul culto della Divina Misericordia,
immagini o altro materiale, può rivolgersi al seguente indirizzo:
Chiesa di Santo Spirito in Sassia
Centro di Spiritualità della Divina Misericordia
Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria della Misericordia
Via dei Penitenzieri, 12 – 00193 Roma
Tel. 687.93.10; fax 68.83.34.45
CHIESA DI SANTO SPIRITO
IN SASSIA
ORARIO FUNZIONI
Messe:
ore 7,30 e 18,30 (giorni
feriali)
ore 11-12,30 e 18,30 (domenica e festivi)
Tutti i giorni:
ore 15 – Ora della Misericordia
(Coroncina e Via Crucis)
ore 17,30 – Adorazione del SS. Sacramento
ore 18 – Recita del S. Rosario e della Coroncina
Confessioni – dalle ore
17 alle ore 19 (tutti giorni)
Il giorno 5 di ogni mese: ore 17 – Messa alla Divina Misericordia
Ogni giovedì: dalle 19,30 alle 24 – Adorazione guidata (ore
22 lettura del Diario)
Ogni primo venerdì dei mese: dalle ore 19,30 alle 22 – Veglia davanti
al SS.mo Sacramento
Ogni terzo venerdì del mese: ore 19,30 – Incontro di catechesi
22 febbraio: ore 18,30 – Messa in ricordo della prima apparizione di
Gesù a Suor Faustina
Venerdì Santo: ore 17 – Inizio della Novena alla Divina Misericordia
Prima
domenica dopo Pasqua: ore 10 – Messa solenne
FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA
5 ottobre: ore 17
– Messa nel giorno della Festa liturgica di S. Faustina.
Pentecoste: FESTA TITOLARE DELLA CHIESA
Insegnamento
del Santo Padre Giovanni Paolo II
“La Chiesa deve considerare
come uno dei suoi principali doveri – in ogni tappa della storia e, specialmente,
nell’età contemporanea – quello di proclamare e di introdurre nella vita
il mistero della misericordia, rivelato in sommo grado in Gesù Cristo.
Questo mistero, non soltanto per la Chiesa stessa come comunità dei credenti,
ma anche in certo senso, per tutti gli uomini, è fonte di una vita diversa
da quella che l’uomo, esposto alle forze prepotenti della triplice concupiscenza,
operanti in lui (cf. 1 Gv 2,16), è in grado di costruire. (…) La
Chiesa proclama la verità della misericordia di Dio, rivelata in Cristo crocifisso
e risorto, e la professa in vari modi. Inoltre, essa cerca di attuare la misericordia
verso gli uomini attraverso gli uomini, vedendo in ciò un’indispensabile condizione
della sollecitudine per un mondo migliore e “più umano”, oggi e
domani. Tuttavia, in nessun momento e in nessun periodo storico – specialmente in
un’epoca così critica come la nostra – la Chiesa può dimenticare la
preghiera, che è grido alla misericordia di Dio dinanzi a molteplici forme
di male che gravano sull’umanità e la minacciano. Proprio questo è
il fondamentale diritto-dovere della Chiesa, in Cristo Gesù: è il diritto-dovere
della Chiesa verso Dio e verso gli uomini”.
(GIOVANNI
PAOLO II, Dives in misericordia, 14.15)
* * *
Cristo chiamò Suor
Faustina ad un vasto apostolato di misericordia, alla vigilia della seconda guerra
mondiale. Suor Faustina era cosciente dell’importanza del messaggio affidatole da
Cristo, ma non poteva sapere ancora quanto ampiamente esso si sarebbe diffuso nel
mondo già qualche anno dopo la sua morte. L’umanità intera ha bisogno
di tale messaggio sulla misericordia di Dio. Ne ha bisogno il mondo di oggi. il messaggio
della misericordia di Dio è, al tempo stesso, un forte richiamo ad una fiducia
più viva: “Gesù, confido in Te”. È difficile trovare
parole più eloquenti di quelle trasmesseci da Suor Faustina.
(Udienza
generale del 12 gennaio 1994)
La testimonianza di vita
e la missione di S. Faustina ci indicano come deve essere realizzato il compito
di proclamare e di introdurre nella vita il mistero della misericordia e la grande
preghiera, che è grido alla misericordia di Dio, proposta dal Santo Padre
a tutta la Chiesa.
Suor Faustina Kowalska nacque nel 1905 a Glogowiec, presso Lódz, nella Polonia
centrale, come terzogenita in una povera famiglia contadina di dieci figli. Sin dalla
più tenera età si distinse per la predilezione verso la preghiera,
per la laboriosità, per l’obbedienza e per una grande sensibilità alla
povertà umana. Frequentò la scuola solamente per tre anni e appena
sedicenne lasciò la casa patema per andare a servizio presso famiglie benestanti.
A 20 anni entrò nella Congregazione delle Suore della Beata Vergine Maria
della Misericordia dove visse gli ultimi tredici anni della sua vita con il nome
di Maria Faustina. Soggiornò in diverse case della Congregazione, soprattutto
a Cracovia, Plock e Vilnius, svolgendo mansioni di cuoca, giardiniera e portinaia.
Esteriormente la vita di Suor Faustina fu normale e anzi poteva sembrare monotona
e grigia, ma in realtà fu straordinariamente ricca grazie ad un’intensa vita
interiore, piena di esperienze mistiche.
Sin dall’infanzia Suor Faustina desiderava diventare una grande santa e vi tendeva
con tutte le forze. Era sempre pronta a collaborare con Gesù Cristo per la
salvezza delle anime perdute, fino al punto di offrire la propria vita per i peccatori.
Gli anni della sua vita religiosa furono segnati dalla sofferenza e nello stesso
tempo da grazie mistiche. Il Signore le concesse doni straordinari: visioni, apparizioni,
stimmate nascoste, partecipazione alla Passione di Cristo, unione mistica e le fece
conoscere il mistero della Sua Misericordia.
A questa religiosa polacca, semplice e senza istruzione, ma forte, umile e caratterizzata
da una illimitata fiducia in Dio, il Signore ha rivolto parole sorprendenti: “Nell’Antico
Testamento mandai al mio popolo i profeti con fulmini. Oggi mando te a tutta l’umanità
con la Mia misericordia. Non voglio punire l’umanità sofferente, ma desidero
guarirla e stringerla al Mio cuore misericordioso” (522) [Vedi Diario
di S. Faustina Kowalska, Libreria Editrice Vaticana. Le cifre fra parentesi indicano
le pagine del Diario].
La missione di S. Faustina consiste nel:
– ricordare la verità di fede, rivelata nella Sacra Scrittura, sull’amore
misericordioso di Dio per ogni uomo, anche per il peccatore più grande;
– trasmettere nuove forme di culto della Divina Misericordia;
– promuovere un grande movimento di devoti e di apostoli della Divina Misericordia
che dovrebbe portare al rinnovamento religioso nello spirito del suddetto culto,
cioè nello spirito evangelico della fiducia in Dio e nella carità e
misericordia verso gli uomini.
Suor Faustina, consumata dalla tubercolosi e da numerose sofferenze accettate come
volontario sacrificio per i peccatori, è morta in concetto di santità
a Cracovia, il 5 ottobre 1938, all’età di soli 33 anni.
La seconda domenica di Pasqua (domenica in Albis), il 18 aprile 1993, il
Santo Padre Giovanni Paolo Il in Piazza San Pietro a Roma ha elevato Suor Faustina
alla gloria degli altari. Il giorno seguente durante l’udienza generale il Santo
Padre ha detto: “Dio ci ha parlato attraverso la ricchezza spirituale della
beata Suor Faustina KowaIska. Ella ha lasciato al mondo il grande messaggio della
Misericordia Divina come pure l’invito di affidarsi completamente al Creatore. Dio
le ha dato una grazia particolare perché ella ha potuto conoscere la sua Misericordia
mediante le esperienze mistiche e grazie al dono speciale della preghiera contemplativa.
Ti ringrazio, beata Suor Faustina KowaIska per aver ricordato al mondo questo grande
mistero della Misericordia Divina. Quel “mistero sconvolgente”, quell’ineffabile
mistero del Padre di cui oggi l’uomo ed il mondo hanno tanto bisogno” (L’Osservatore
Romano dei 19-20 aprile 1993, p. 7).
Nuove
forme del culto della Divina Misericordia trasmesse da S. Faustina
L’essenza
del culto della Divina Misericordia
A) Fiducia: caratterizza
il nostro atteggiamento verso Dio e non esprime soltanto la speranza, ma anche fede
viva, umiltà, perseveranza e pentimento per le colpe commesse. Si tratta quindi
di un atteggiamento filiale, per cui l’uomo in ogni situazione si fida senza riserve
dell’amore misericordioso e dell’onnipotenza del Padre celeste.
La fiducia è un elemento essenziale della devozione alla Divina Misericordia,
senza il quale tale devozione non potrebbe esistere. Alla base di essa infatti sta
proprio un atto di fiducia. Anzi, già il solo atteggiamento di fiducia (anche
senza la pratica di altre forme di culto) assicura le grazie della misericordia di
Dio. “Desidero concedere grazie inimmaginabili alle anime – diceva il
Signore – che hanno fiducia nella Mia misericordia (263). Ho aperto il
Mio Cuore come una viva sorgente di misericordia, tutte le anime vi attingano la
vita, si avvicinino con grande fiducia a questo mare di misericordia. I peccatori
otterranno la giustificazione ed i giusti verranno rafforzati nel bene. A colui che
avrà posto la sua fiducia nella Mia misericordia, nell’ora della morte colmerò
l’anima con la Mia Pace divina” (504).
La fiducia non solo costituisce l’essenza, il fondamento della devozione alla Divina
Misericordia, ma è anche una condizione per poter ricevere le grazie. “Le
grazie della Mia misericordia – spiegava Gesù a S. Faustina – si
attingono con un solo recipiente e questo è la fiducia. Più un anima
ha fiducia, più ottiene. Sono di grande conforto per Me le anime che hanno
una fiducia illimitata, e su tali anime riverso tutti i tesori delle Mie grazie.
Sono contento quando chiedono molto, Poiché è Mio desiderio dare molto
anzi moltissimo (519). L’anima che confida nella Mia misericordia è
la più felice, poiché io stesso ho cura di lei (427). Nessun
anima, che ha invocato la Mia misericordia, è rimasta delusa né confusa.
Ho una Predilezione particolare per l’anima che ha fiducia nella Mia bontà”
(508).
B) Misericordia: caratterizza il nostro atteggiamento
verso ogni uomo. Gesù Cristo ha detto a S. Faustina: “Esigo da
te atti di misericordia, che debbono derivare dall’amore verso di Me. Devi mostrare
misericordia sempre e ovunque verso il prossimo: non puoi esimerti da questo, né
rifiutarti né giustificarti. Ti sottopongo tre modi per dimostrare misericordia
verso il prossimo: il primo è l’azione, il secondo è la parola, il
terzo la preghiera. In questi tre gradi è racchiusa la pienezza della misericordia
ed è una dimostrazione irrefutabile dell’amore verso di Me. In questo modo
l’anima esalta e rende culto alla Mia misericordia” (277-278).
Gli atti di carità verso il prossimo costituiscono una condizione necessaria
per ricevere le grazie. “Se un’anima non pratica la misericordia in qualunque
modo, – ricordava Gesù il suo insegnamento racchiuso nel Vangelo – non
otterrà la Mia misericordia nel giorno del giudizio. Oh, se le anime sapessero
accumulare per sé tesori eterni, non verrebbero giudicate, prevenendo il Mio
giudizio con la misericordia!” (439).
Gesù Cristo desidera che i suoi fedeli compiano almeno un atto di misericordia
al giorno. In questo modo aiutano il prossimo e ricordano agli uomini la infinita
Misericordia di Dio.
“Sappi, figlia mia, – diceva Gesù a S. Faustina – che il
Mio cuore è la misericordia stessa. Da questo mare di misericordia le grazie
si riversano sul mondo intero. Nessun’anima che si sia avvicinata a Me, è
ripartita senza essere stata consolata. Ogni miseria affonda nella Mia misericordia
e da questa sorgente scaturisce ogni grazia salvifica e santificanteÖ Desidero che
questa misericordia si riversi sul mondo intero tramite il tuo cuore. Chiunque si
avvicina a te, non parta senza la fiducia nella Mia misericordia che desidero tanto
nelle anime. Prega quanto puoi per gli agonizzanti; impetra loro la fiducia nella
Mia misericordia, poiché essi hanno più che mai bisogno della fiducia
e ne hanno tanto poca. Sappi che la grazia della salvezza eterna di alcune anime,
all’ultimo momento, è dipesa dalle tue preghiere. Tu conosci tutto l’abisso
della Mia Misericordia,- attingi perciò da esso per te e soprattutto per i
poveri peccatori” (584-585).
L’immagine di Gesù Misericordioso
L’immagine di Gesù
Misericordioso riproduce la visione che S. Faustina ha avuto a Plock il 22 febbraio
1931.
Durante questa visione Gesù Cristo ha espresso il desiderio che si dipingesse
il quadro con la scritta: Gesù, confido in Te!
L’immagine rappresenta il Cristo risorto con i segni della crocifissione nelle mani
e nei piedi. Dal Cuore trafitto, non visibile nel quadro, escono due raggi: rosso
l’uno e pallido l’altro. Gesù Cristo sul significato dei raggi ha dato la
seguente spiegazione: Il raggio pallido rappresenta l’Acqua che giustifica le
anime; il raggio rosso rappresenta il Sangue che è la vita delle anime…
Entrambi i raggi uscirono dall’intimo della mia misericordia, quando sulla croce
il mio cuore, già in agonia, venne squarciato con la lancia (132). In
altre parole, questi due raggi rappresentano sia i sacramenti che la Chiesa, nata
dal Cuore trafitto di Gesù Cristo, come pure i doni dello Spirito Santo il
cui simbolo biblico è proprio l’acqua. Beato colui che vivrà alla
loro ombra, – dice Gesù – poiché non lo colpirà la giusta
mano di Dio (132).
L’immagine, quindi, raffigura la grande misericordia di Dio che è stata rivelata
nel mistero pasquale di Cristo e si attua pienamente nella Chiesa tramite i sacramenti.
Essa ha ruolo di un recipiente dal quale si attingono le grazie e nello stesso tempo
è segno che ricorda ai fedeli la necessità di avere fiducia in Dio
e misericordia verso il prossimo. L’atteggiamento di fiducia viene rammentato dalle
parole scritte sotto l’immagine: Gesù, confido in Te! L’immagine stessa, secondo
le parole di Gesù, deve ricordare le esigenze della Mia misericordia, poiché
anche la fede Più forte, non serve a nulla senza le opere (278).
Il culto di questa immagine consiste nella preghiera fiduciosa unita alle opere di
misericordia. A tale culto Gesù ha legato le seguenti promesse: la grazia
della salvezza, grandi progressi sulla via della perfezione cristiana, la grazia
della morte santa, nonché tutte le altre grazie e i benefici terreni richiesti
con fiducia dagli uomini.
Dice il Signore: Porgo agli uomini il recipiente, col quale debbono ventre ad
attingere le grazie alla sorgente della misericordia. Il recipiente è quest’Immagine
con la scritta: Gesù, confido in Te (141). Attraverso questa immagine
concederò molte grazi . e alle anime, perciò ogni anima deve poter
accedere ad essa (227). Prometto che l’anima, che venererà quest’immagine,
non perirà. Prometto Pure già su questa terra, ma in particolare nell’ora
della morte, la vittoria sui nemici. Io stesso la difenderò come mia gloria
(26).
Le fiamme della misericordia mi bruciano, desidero riversarle sulle anime degli
uomini. Oh, che dolore mi procurano quando non vogliono accettarle!… Dì
all’umanità sofferente che si stringa al mio cuore misericordioso e io la
colmerò di pace (374). L’umanità non troverà pace, finché
non si rivolgerà con fiducia alla Mia misericordia (132).
Figlia mia, parla al mondo della Mia misericordia. Che conosca tutta l’umanità
la Mia insondabile misericordia. Questo è un segno per gli ultimi tempi, dopo
i quali arriverà il giorno della giustizia. Fintanto che c’è tempo
ricorrano alla sorgente della Mia misericordia, approfittino del Sangue e Acqua scaturiti
per loro (309). Prima che io venga come Giudice giusto, spalanco la porta
della Mia misericordia. Chi non vuole Passare attraverso la porta della Misericordia,
deve passare attraverso la porta della Mia giustizia (390).
Atto
di fiducia verso la Divina Misericordia
O Gesù misericordiosissimo,
la Tua bontà è infinita e le ricchezze delle Tue grazie sono inesauribili.
Confido totalmente nella Tua misericordia che supera ogni Tua opera. A Te dono tutto
me stesso senza riserve per poter in tal modo vivere e tendere alla Perfezione cristiana.
Desidero adorare ed esaltare la Tua misericordia compiendo le opere di misericordia
sia verso il corpo sia verso lo spirito, cercando soprattutto di ottenere la conversione
dei peccatori e Portando consolazione a chi ne ha bisogno, dunque agli ammalati e
agli afflitti.
Custodiscimi o Gesù, poiché appartengo solo a Te e alla Tua gloria.
La paura che mi assale quando prendo coscienza della mia debolezza è vinta
dalla mia immensa fiducia nella Tua misericordia. Possano tutti gli uomini conoscere
in tempo l’infinita profondità della Tua misericordia, abbiano fiducia in
essa e la lodino in eterno. Amen.
La
Festa della Divina Misericordia
Secondo il desiderio di
Gesù la Festa della Divina Misericordia deve essere celebrata nella seconda
domenica di Pasqua. Ciò per sottolineare la stretta unione che esiste tra
il mistero pasquale della Salvezza e la festa. La liturgia di quel giorno infatti
loda Dio in particolare nel mistero della Sua misericordia.
La Festa della Divina Misericordia deve essere inoltre un giorno di grazia per tutti
gli uomini, poiché Cristo ha legato a questa festa grandi promesse, di cui
la più grande si riferisce alla Santa Comunione ricevendo la quale si ottiene
la remissione totale dei peccati e delle pene temporali, cioè si riceve la
stessa grazia del Battesimo. L’importanza di questa festa consiste nel fatto che
tutti gli uomini, anche quelli che si convertono proprio in quel giorno, possono
chiedere tutte le grazie che corrispondono alla volontà di Dio.
«Voglio che l’immagine… – ha detto Gesù a S. Faustina
– venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica
deve essere la Festa della Misericordia (27). Desidero che la Festa della
Misericordia sia di riparo e rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri
peccatori. In quel giorno sono aperte le viscere della Mia misericordia, riverserò
tutto un mare di grazie sulle anime che si avvicinano alla sorgente della Mia misericordia.
L’anima che si accosta alla confessione ed alla santa Comunione, riceve il perdono
totale delle colpe e delle pene. In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso
i quali scorrono le grazie divine. Nessuna anima abbia paura di accostarsi a Me,
anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto (267).
La festa della Mia misericordia è uscita dalle Mie viscere a conforto del
mondo intero (504) ed è confermata nel’abisso delle Mie grazie»
(174), ha detto Gesù.
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