Esorcismo di Leone XIII
contro Satana e gli Angeli ribelli
Sancte
Michaël Arcangele, defende nos in proelio!
Ut non pereamus in tremendo iudicio!
«Quando
la Chiesa domanda pubblicamente e con autorità, in nome di Gesù Cristo,
che una persona o un oggetto sia protetto contro l’influenza del Maligno e sottratto
al suo dominio, si parla di esorcismo. Gesù l’ha praticato (Mc 1,25s); è
da lui che la Chiesa deriva il potere e il compito di esorcizzare. In una forma semplice,
l’esorcismo è praticato durante la celebrazione del Battesimo. L’esorcismo
solenne, chiamato ìgrande esorcismoî, può essere praticato solo da un presbitero
e con il permesso del vescovo. In ciò bisogna procedere con prudenza, osservando
rigorosamente le norme stabilite dalla Chiesa. L’esorcismo mira a scacciare i demoni
o a liberare dall’influenza demoniaca, e ciò mediante l’autorità spirituale
che Gesù ha affidato alla sua Chiesa. Molto diverso è il caso di malattie,
soprattutto psichiche, la cui cura rientra nel campo della scienza medica. E importante,
quindi, accertarsi, prima di celebrare l’esorcismo, che si tratti di una presenza
del Maligno e non di una malattia» (Catechismo della Chiesa Cattolica, n.
1673).
Anche
questo esorcismo, contenuto nel Rituale Romanum, è riservato al vescovo
e ai presbiteri espressamente autorizzati da lui e può essere recitato dai
fedeli solo privatamente. La Congregazione per la Dottrina della Fede ha richiamato
all’osservanza di questa norma nella lettera Inde ab aliquot annis, del 29
settembre 1985. In essa è precisato anche che questo richiamo «non deve
affatto allontanare i fedeli dal pregare affinché, come ci ha insegnato Gesù,
siano liberati dal male (cfr. Mt 6,13)».
Pregare
l’esorcismo (in questa o in altra forma) è particolarmente consigliabile quando
si percepisce che l’azione del demonio si fa più intensa in noi (tentazioni
molto forti), nelle famiglie (discordie); nella vita pubblica (quando sono calpestati
i diritti di Dio e dell’uomo); nelle relazioni fra Stati (guerre); nelle persecuzioni
contro la Chiesa. È bene recitarlo anche nelle malattie.
Al
segno + si fa il segno di croce senza parole.
In nómine Patris, et Fílii, et Spíritus Sancti. Amen. | Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. |
Preghiera Princeps gloriosissime | Preghiera Gloriosissimo Principe |
Esorcismo [La In nómine Iesu | Esorcismo [La In nome di Gesù |
Salmo Exsúrgat Deus, | Salmo Sorga Dio, i suoi nemici |
Ecce Crucem Dómini, fúgite, partes advérsæ; Vicit Leo de tribu Iuda, radix David. | Ecco la croce del Signore, fuggite potenze nemiche. Vinse il Leone della tribù di Giuda, il discendente di David. |
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos. Quemádmodum sperávimus in te. | Discenda su di noi, Signore, la tua misericordia. Come abbiamo sperato in te. |
Exorcizámus te, omnis immúnde spíritus, omnis satánica potéstas, omnis incúrsio infernális adversárii, omnis légio, omnis congregátio et secta diabólica, in nómine et virtúte Dómini nostri Iesu + Christi, eradicáre et effugáre a Dei Ecclésia, ab animábus ad imáginem Dei cónditis ac pretióso divini Agni sánguine redémptis +. Non ultra áudeas, serpens callidíssime, decípere humánum genus, Dei Ecclésiam pérsequi, ac Dei eléctos excútere et cribráre sicut triticum +. Ímperat tibi Deus altíssimus +, cui in magna tua supérbia te símilem habéri adhuc præsúmis; qui omnes hómines vult salvos fieri, et ad agnitiónem veritátis venire. Ímperat tibi Deus Pater +; ímperat tibi Deus Fílius +; ímperat tibi Deus Spíritus Sanctus +. Ímperat tibi Christus, ætérnum Dei Verbum caro factum +, qui pro salúte géneris nostri tua invídia pérditi, humiliávit semetípsum factus obédiens usque ad mortem; qui Ecclésiam suam ædificávit supra firmam petram et portas inferi advérsus eam numquam esse prævalitúras edixit, cum ea ipse permansúrus ómnibus diébus usque ad consummatiónem sæculi. Ímperat tibi sacraméntum Crucis +, omniúmque christiánæ fídei Mysteriórum virtus +. Ímperat tibi excélsa Dei Génitrix Virgo María +, quæ superbíssimum caput tuum a primo instánti immaculátæ suæ Conceptiónis in sua humilitáte contrivit. Ímperat tibi fides sanctórum Apostolórum Petri et Pauli ceterorúmque Apostolórum +. Ímperat tibi Mártyrum sanguis, ac pia Sanctórum et Sanctárum ómnium intercéssio +. Ergo, draco maledícte et omnis légio diabólica, adiurámus te per Deum + vivum, per Deum + verum, per Deum + sanctum, per Deum, qui sic diléxit mundum, ut Fílium suum unigénitum daret, ut omnis, qui credit in eum, non péreat, sed hábeat vitam ætérnam: cessa decípere humánas creatúras, eisque ætérnæ perditiónis venénum propinare: désine Ecclésiæ nocére et eius libertáti láqueos iniícere. Vade, sátana, invéntor et magíster omnis falláciæ, hostis humánæ salútis. Da locum Christo, in quo nihil invenísti de opéribus tuis: da locum Ecclésiæ uni, sanctæ, cathólicæ et Apostólicæ, quam Christus ipse acquisívit sánguine suo. Humiliáre sub poténti manu Dei; contremísce et éffuge, invocáto a nobis sancto et terríbili Nómine Iesu, quem ínferi tremunt, cui Virtútes cælórum et Potestátes et Dominatiónes subiéctæ sunt; quem Chérubim et Séraphim indeféssis vócibus laudant, dicéntes: Sanctus, Sanctus, Sanctus Dóminus Deus Sábaoth. | Noi ti imponiamo di fuggire, spirito immondo, potenza satanica, invasione del nemico infernale, con tutte le tue legioni, riunioni e sette diaboliche, in nome e potere di nostro Signore Gesù + Cristo: sii sradicato dalla Chiesa di Dio, allontanato dalle anime create a immagine di Dio e riscattate dal prezioso Sangue del divino Agnello +. D’ora innanzi non ardire, perfido serpente, di ingannare il genere umano, di perseguitare la Chiesa di Dio, e di scuotere e crivellare, come frumento, gli eletti di Dio +. Te lo comanda l’altissimo Dio, al quale, nella tua grande superbia, presumi di essere simile. Te lo comanda Dio Padre + te lo comanda Dio Figlio + te lo comanda Dio Spirito Santo +. Te lo comanda il Cristo, Verbo eterno di Dio fatto carne + che, per la salvezza della nostra progenie perduta dalla tua gelosia, si è umiliato e fatto obbediente fino alla morte; che edificò la sua Chiesa sulla ferma pietra [di Pietro] assicurando che le forze dell’inferno non avrebbero mai prevalso contro di essa e che sarebbe con essa restato per sempre fino alla consumazione dei secoli. Te. lo comanda il segno sacro della Croce + e il potere di tutti i misteri della nostra fede cristiana. Te lo comanda la eccelsa Madre di Dio, la Vergine Maria + che dal primo istante della sua Immacolata Concezione, per la sua umiltà, ha schiacciato la tua testa orgogliosa. Te lo comanda la fede dei santi Pietro e Paolo e degli altri Apostoli +. Te lo comanda il sangue dei Martiri, e la potente intercessione di tutti i Santi e Sante +. Dunque, dragone maledetto, e ogni schiera diabolica, noi ti scongiuriamo per il Dio + vivo, per il Dio + vero, per il Dio + santo; per Dio, che ha tanto amato il mondo da sacrificare per esso il suo Figlio unigenito, affinché, chiunque crede in lui non perisca ma abbia la vita eterna; cessa di ingannare le umane creature e di propinare loro il veleno della dannazione eterna: cessa di nuocere alla Chiesa e di mettere ostacoli alla sua libertà. Vattene, satana, inventore e maestro di ogni inganno, nemico della salvezza dell’uomo. Cedi il posto a Cristo, sul quale nessun potere hanno avuto le tue astuzie; cedi il posto alla Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica, che lo stesso Cristo ha acquistato col suo sangue. Umiliati sotto la potente mano di Dio, trema e fuggi all’invocazione che noi facciamo del santo e terribile Nome di quel Gesù che fa tremare l’inferno, a cui le Virtù dei cieli, le Potenze e le Dominazioni sono sottomesse, che i Cherubini ed i Serafini lodano incessantemente, dicendo: «Santo, Santo, Santo è il Signore, Dio delle celesti milizie». |
Se è recitato da un sacerdote: Adiutorium nostrum in nómine Dómini. Qui fecit cælum et terram. Dóminus vobiscum. Et cum spíritu tuo. Se è recitato da un fedele: Dómine, exaudi oratiónem meam. Et clámor meus ad te véniat. | Se è recitato da un sacerdote: Il nostro aiuto è nel nome del Signore Che ha fatto cielo e terra. Il Signore sia con voi E con il tuo spirito. Se è recitato da un fedele: Signore, ascolta la mia preghiera. Il mio grido giunga a te. |
[Orémus] Deus cæli, Deus | [Preghiamo] O Dio del cielo, Dio |
Ab insídiis diáboli, líbera nos, Dómine. Ut Ecclésiam tuam secúra tibi fácias libertáte servíre, te rogámus, audi nos. Ut inimícos sanctæ Ecclésiæ humiliáre dignéris, te rogámus, audi nos. Il sacerdote asperge con l’acqua benedetta. | Dalle insidie del demonio, liberaci, Signore. Affinché la tua Chiesa sia libera nel tuo servizio, noi ti preghiamo. Ascoltaci, Signore. Affinché ti degni di umiliare i nemici della santa Chiesa, noi ti preghiamo. Ascoltaci, Signore. |