PRATICA
DELL’ESAME DI COSCIENZA
Sono
stata buona, oggi? Il Signore è contento di me?… E gli Angeli, mi voleranno
intorno?
(S.Teresina all’età di quattro anni, tutte le sere rivolgeva alla sorella
Paolina questa domanda)
III. ITINERARI DI ESAME PARTICOLARE SULLE VIRTÙ E BUONE ABITUDINI DA ACQUISTARE
- Gesù
ci ha dato la Povertà come il fondamento della perfezione : Se vuoi essere
perfetto, vendi quel che hai, e danne il prezzo ai poveri, (Mt 19, 21).
- Le ricchezze,
gli oggetti, tante superfluità, sono come il vischio che ritiene gli uccelli
sul ramo toccato, impedendone il volo.
- Chi
non ha un amore reale e pratico alla povertà, concluderà ben poco nella
vita spirituale, perché, oltre a mancare di slancio, anche se non se ne rende
conto, finisce con l’accarezzare i sensi, introducendo nell’anima i fermenti delle
tentazioni.
- Per
non esporsi a violare il Voto di Povertà, bisogna munirsi di tutti i permessi.
Quanto purgatorio per le facili infrazioni, poiché in generale ogni disposizione
libera di denaro o di cose stimabili a prezzo di denaro, è una colpa, per
il religioso legato dal Voto di Povertà!
- La natura
rifugge la, povertà; di qui il merito grande di questa virtù. Perché
Iddio – chiede S. Bernardo – fa le stesse promesse ai poveri e ai martiri, se non
perché la povertà volontaria, è una specie di martirio? (Serm.
I de Sanctis).
- Ma Iddio
sarà magnifico nel premio! Quale felicità ricevere molto per il poco
che si è lasciato; avere beni eterni, per quelli di un momento; beni che dureranno
sempre, in cambio di quelli che pur dovranno finire; e di avere Dio stesso per debitore!
(S. GIROLAMO, Epist.. 160).
- Non
è povero chi non sente gl’incomodi della povertà. S. FRANCESCO CALASANZIO.
- Poco
basta alla necessità; nulla basta alla sensualità. S. FRANCESCO DI
ASSISI.
- Amate
la povertà come l’ha amata Gesù, e come il mezzo più atto che
possiate prendere, per progredire nella perfezione. S. G. B. DE LA SALLE (Raccolta,
p. 170).
DIRETTIVE
PER IL I ESERCIZIO
1. Ho
ricevuto, dato, venduto, imprestato, distrutto o cambiato qualcosa di valore, senza
permesso?
2. Ho lasciato rovinare qualche cosa, affidata alla mia cura? (Trascuratezze).
3. Ho mormorato interiormente o esteriormente per qualche privazione? (Vitto, oggetti
di cancelleria, di vestiario…).
4. Conservo a mio uso esclusivo, oggetti o libri, che debbono stare a disposizione
di tutti?
5. Sono stato esigente, chiedendo cose superflue?
6. Ho esposto con semplicità, i miei bisogni, accettando senza malanimo un
rifiuto o una dimenticanza?
II
ESERCIZIO
1. Mi
sono appropriato l’uso indipendente ed esclusivo, di strumenti, musica, carte e altri
oggetti?
2. Ho ricevuto, conservato, o usato del denaro senza permesso?
3. Ho riparato, come potevo, i danni fatti?
4. Ho conservato qualcosa, presa agli alunni?
5. Ho curato, di preferenza, i ragazzi più poveri, e i meno dotati di qualità?
6. Mi sono prestato per lavori occorrenti in casa, per Fratelli malati, vecchi…?
III
ESERCIZIO
1. Ho
vinto oggi l’amor proprio, chiedendo con semplicità, quanto mi abbisognava?
2. Ho mancato alla povertà, provocando spese inutili, per oggetti non necessari,
corrispondenza superflua..?.
3. Ho avuto cure eccessive per la mia salute, o preoccupazioni esagerate per incomodi?
4. Sono in perfetto ordine, tutti i conti affidatimi?
5. Ho considerato ogni dono fatto a un religioso, come appartenente dì diritto
alla Comunità?
6. Ho profittato di qualche occasione, per parlare con amore della santa Povertà?
IV
ESERCIZIO
– Quante
volte, oggi, ho ringraziato Dio, per avermi chiamato ad abbracciare una vita di povertà
volontaria? (Minimo).
– Quando ho potuto scegliere, ho preso per me quanto vi era di minimo e povero?
– Ho mangiato senza permesso, fuori dei pasti?
– Mi sono procurato qualcosa, con mezzi per me illeciti?
– Conservo degli oggetti non necessari, e ai quali sono molto attaccato?
– Quante volte ho chiesto oggi a Dio l’amore per la santa Povertà? (Minimo).
ASPIRAZIONI
Mio Dio
e mio tutto! S. FRANCESCO DI ASSISI.
Mio Dio, mio unico Bene, Voi siete tutto per me; fate che io sia tutto per Voi! S.
MARGHERITA M. ALACOQUE. (300 g.; p. m.).
Cerchino pure gli altri, i beni terreni, o mio Gesù… Per me, non desidero,
non voglio, non cerco altro tesoro che il vostro amore! S. ALFONSO.
Signore, dammi il tuo amore, e sono ricco abbastanza! S. IGNAZIO DI LOIOLA.