PRATICA
DELL’ESAME DI COSCIENZA
“Sono
stata buona, oggi? Il Signore è contento di me?… E gli Angeli, mi voleranno
intorno?”
(S.Teresina all’età di quattro anni, tutte le sere rivolgeva alla sorella
Paolina questa domanda)
II. ITINERARI DI ESAME PARTICOLARE SUGLI OSTACOLI DA SUPERARE
15-
GOLOSITÀ
I Santi e gli autori ascetici sono d’accordo nel considerare la mortificazione
della gola, come l’abc della vita spirituale.
- Siate
sobri e vegliate, perché il diavolo vostro avversario, vi gira intorno come
un leone ruggente (1),
- Non
inebriatevi nel vino, nel quale è lussuria; ma siate ripieni di Spirito Santo
(2).
- Reprimi
la gola e facilmente terrai a freno ogni altra inclinazione della carne (3).
- Accade
spesso che ci mettiamo a tavola unicamente per sostenere le forze del nostro corpo,
e che ne usciamo, dopo aver sacrificato qualche cosa alla sensualità (4).
- Gli
eccessi della tavola illanguidiscono la vivacità dell’intelligenza e deprimono
la facoltà dello spirito (5).
- La sobrietà
è amica della verginità e nemica della lussuria; mentre l’intemperanza
fugge la castità e accompagna la vita scostumata (6).
I
ESERCIZIO
1. Ho
mangiato eccessivamente, o con avidità?
2. Ho preso qualcosa, fuori dei pasti comuni, senza necessità e permesso?
3. Ho parlato, o mi solo lamentato del cibo o della bevanda?
4. Ho mancato a qualche prescrizione della santa regola, relativa ai pasti?
5. Ho fatto qualche riflessione sui mali fisici e morali, provocati dall’intemperanza?
II
ESERCIZIO
1. Ho
colto, senza permesso, i frutti all’orto, per me o per altri?
2. Ho ricevuto o conservo cibi o bevande, senza permesso?
3. Sono stato temperante nell’uso delle bevande alcooliche?
4. Durante i pasti, ho ascoltata la lettura di tavola, o mi sono distratto con qualche
buon pensiero?
5. Ho praticato fedelmente i digiuni e le astinenze di obbligo?
NOTE
(1) 1
Pt 5, 8.
(2) Ef 5, 18.
(3) I Imit 19, 4.
(4) S. Greg. l. ult. c. vit.
(5) Ambros.
Serm. de Jejun. 40.
(6) Isidor.
l. 1 de S. Bon