COME SVOLGERE UN’ORA
DI ADORAZIONE
SECONDO IL METODO DEI QUATTRO FINI
DEL SANTO SACRIFICIO DELLA MESSA
di San Pietro Giuliano Eymard
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Sit
laus plena
(S. Tom. d’Aquino).
Si divide l’ora di adorazione in quattro parti.
Ad ogni quarto d’ora si onora Nostro Signore per uno dei quattro fini del S. Sacrificio
e cioè: l’Adorazione, il Ringraziamento, la Propiziazione e la Supplica.
1.o
Quarto d’ora – L’ADORAZIONE.
1. – Adorate Nostro Signore prima di tutto con l’omaggio esterno della persona. Piegate
le ginocchia non appena comparite alla vista di Gesù nell’Ostia adorabile.
Prostratevi con grande rispetto dinanzi a lui, in segno della vostra sudditanza e
del vostro amore. Adoratelo in unione coi Re Magi, allorchè, faccia a terra,
adorarono il Dio Bambino adagiato, nella sua povera greppia, avvolto in poveri pannilini.
2. – Dopo questo primo silenzioso e spontaneo atto di riverenza, adorate Nostro
Signore con un atto esterno di fede. Questo atto è molto utile per
risvegliare i nostri sensi alla pietà cucaristica, ad aprire il cuore di Dio
e ad attirare su noi i tesori della sua grazia. Non bisogna tralasciarlo mai, e occorre
farlo santamente e divotamente.
3. – Offrite a Gesù Cristo l’omaggio di tutto voi stesso, presentandola dettagliatamente,
per ogni facoltà dell’anima. Il vostro spirito, per conoscerlo sempre meglio;
il vostro cuore, per amarlo; la vostra volontà, per servirlo; il vostro corpo
coi suoi sensi, che lo glorifichino ciascuno secondo il suo modo. Offritegli soprattutto
l’omaggio dei vostri pensieri, mettendo al posto d’onore nella vostra vita, il pensiero
dell’Eucaristia; al culmine dei vostri affetti col chiamare Gesù Re e Dio
del vostro cuore; della vostra volontà, non accettando più altra legge
nè altro scopo all’infuori del suo servizio, del suo amore e della sua gloria;
della vostra memoria per non voler ricordare che lui e così vivere solamentedi
lui, in lui e per lui.
4. – Siccome le vostre adorazioni sono molto imperfette, unitele a quelle della SS.ma
Vergine a Betlemme, a Nazaret, sul Calvario, nel Cenacolo e ai piedi del Tabernacolo;
unitele a tutte le adorazioni che attualmente gli offre la S. Chiesa e tutte le anime
sante che adorano N. Signore in questo momento e a quelle di tutta la Corte celeste,
che lo glorifica nel cielo; così la vostra adorazione parteciperà della
santità e dei merito di esse.
2.o
quarto d’ora – IL RINGRAZIAMENTO.
1. – Adorate e benedite l’immenso amore che Gesù dimostra a vostro riguardo
in questo sacramento della sua Persona. Per non lasciarvi solo, orfano in questa
terra d’esilio e di miseria, viene dal cielo apposta per voi, per tenervi compagnia
ed essere il vostro consolatore. Ringraziatelo quanto vi detta il vostro amore, con
tutte le vostre forze, in unione con tutti i Santi.
2. – Ammirate i sacrifici ch’egli s’impone nel suo stato sacramentale: egli nasconde
la sua gloria divina e corporale, rer non abagliarvi, per non accecarvi; vela la
propria maestà affinchè osiate andare a lui e parlargli come si parla
ad un amico; impastoia la sua potenza per non spaventarvi o punirvi. Non vi mostra
la perfezione delle sue virtù per non scoraggiare la vostra debolezza, tempera
persino l’ardore del suo cuore e dell’amore che nutre per voi, affinchè possiate
sopportarne la forza e la tenerezza. Non vi lascia intravvedere altro che la sua
bontà, quale trasuda e si sprigiona dalle sacre Specie al pari dei raggi del
sole che piovono attraverso una nube sottile.
Quanto è buono Gesù sacramentatol Egli vi riceve a qualsiasi ora del
giorno e della notte, il suo amore non conosce requie è sempre pieno di dolcezza,
con noi. Dimentica i vostri peccati e le vostre imperfezioni; quando andate a trovarlo
e non vi esprime che la sua gioia, la sua tenerezza, il suo amore. Quando vi riceve,
si direbbe che è lui che ha bisogno di voi per esser felice. Oh, ringraziatelo,
questo buon Gesù, con tutta l’effusione della vostra anima. Ringraziate il
Padre per avervi donato il Figlio e lo Spirito Santo che sull’altare, mediante il
ministero del Sacerdote, lo ha dinuovo incarnato, proprio per voi, personalmente.
Invitate il cielo e la terra, gli Angeli e gli uomini, che vi aiutino a ringraziare,
a benedire, a glorificare questo così grande amore, che è toccato a
voi.
3. – Contemplate lo stato sacramentale nel quale Gesù si è messo per
amor vostro, ispiratevi ai suoi sentimenti e alla sua vita. Nell’Eucaristia egli
è povero come a Betlemme e anche di più, perchè a Betlemme c’era
la sua Madre, mentre qui è solo. Dal cielo non porta assolutamente nulla all’infuori
del suo amore e delle sue grazie. Vedete quanto è obbediente nell’Ostia Divina:
obbedisce prontamente e senza resistere, obbedisce a tutti, anche ai suoi nemici.
Ammirate la sua umiltà: egli s’inabissa fino al limite del nulla, unendosi
sacramentalmente con delle Specie vili ed inanimate, che non hanno alcun appoggio
naturale e non hanno altra consistenza all’infuori di quella che loro dà la
sua onnipotenza, che le deve conservare con un miracolo continuato. Il suo amore
per noi lo fa nostro prigioniero; Egli si è incarnato fino alla fine del mondo
nella sua prigione cucaristica, che dev’essere il nostro Cielo sulla terra.
4. – Unite il vostro ringraziamento a quello che sgorgò dal cuore della SS.ma
Vergine subito dopo l’Incarnazìone del Verbo e soprattutto dopo la sua Comunione.
Con Lei ripetete in gaudio e felicità il Magnificat della vostra riconoscenza
e del vostro amore, e ripetete seuza mai stancarvi: O GesùOstia, quanto sei
buono, quanto sei amante e degno d’amorel
3.o
Quarto d’ora – LA PROPIZIAZIONE.
1. – Adorate e visitate Gesù abbandonato e trascurato dagli uomini nel Suo
Sacramento d’amore. L’uomo trova il tempo per tutto fuorché per andare a trovare
il suo Signore e suo Dio che lo aspetta e lo desidera, nel suo Tabernacolo. Le vie
i ritrovi di piacere sono affollatissimi; la casa di Dio è deserta. La si
fugge,se ne ha orrore; Oh! povero Gesù, potevate mai aspettarvi tanta indifferenza
da parte di quelli che Voi ricomperaste da Satana, da parte dei vostri amici, dei
vostri figliuoli, da parte mia?
2. – Piangete Gesù tradito, insultato, svillaneggiato, crocifisso assai più
indegnamente nel suo Sacramento d’amore che non nel giardino degli ulivi a Gerusalemme,
sul Calvario. Proprio coloro che egli ha amato piú degli altri, che ha amati
di preferenza, che ha arricchiti maggiormente dei suoi doni e delle suo grazie, l’offendono
di più e lo disonorano nella sua casa con la loro irriverenza, lo crocifiggono
di nuovo nel loro corpo e nella loro anima con la comunione sacrilega, vendendolo
in tal modo al demonio, il padrone dei loro cuori e della loro vita.
Ed io non ho proprio nulla da rimproverarmi? Potevate mai pensare, o mio Gesù,
che il vostro immenso amore per gli Uomini sarebbe stato l’oggetto della loro malizia,
che essi avrebbero ritorto contro Voi stesso le vostre grazie e i più preziosi
doni vostri?
E io, non sorto stato io pure un traditore?
3. – Adorate Gesù e riparate le innumerevoli ngratitudini e profanazioni e
sacrilegi che si commettono nel mondo. Offrite secondo questa intenzione tutt queste
miserie che avete sopportate lungo il giorno o durante tutta la settimana. Imponetevi
qualche penitenza per soddisfare per i vostri peccati, per quelli dei vostri parenti,
e per quelli di coloro che forse voi avete scanaalizzati col vostro poco rispetto
nel luogo santo e con la vostra sbadataggine.
4. – Ma siccome tutte le vostre opere soddisfatorie e le vostre penitenze sono ben
poca cosa in confronto di tanti delitti, unitele con quelle di Gesù vostro
Salvatore pendente dalla Croce. Raccogliete il sangue divino che scaturisce dalle
sue piaghe e offritelo in propiziazione alla Divina Giustizia, Prendete i dolori
scfferti e le preghiere elevate al Padre Celeste, sulla Croce, domandate con esse
grazia e misericordia per voi e per tutti i peccatori. Fondete la vostra propiziazione
con quella che la SS. Vergine esplicò ai piedi della Croce o dinanzi all’altare;
così otterrete per voi tutto l’amore che Gesù nutriva per la sua Madre
Divina.
4.o
Quarto d’ora – LA SUPPLICA.
1. – Adorate nostro Signore che nel SS. Sacrantento prega senza interruzione l’Eterno
Padre per voi; per commuoverlo mostrategli le sue piaghe e il suo cuore squarciato
su voi e per voi. Alla sua preghiera unitela vostra; chiedete ciò che egli
chiede.
2. – E che cosa chiede Gesù al Suo Padre? Che benedica, difenda, esalti la
sua Chiesa, affinchè per essa tutti gli uomini lo conoscano sempre meglio;
lo amino e lo servano.
Pregate per la santa Chiesa così travagliata e perseguitata nella Persona
del Vicario di Gesù Cristo: che Dio la liberi dai suoi nemici, anch’essi figli
suoi, che tocchi loro il cuore, li converta, li riconduca, umili e penitenti, ai
piedi della misericordia e della giustizia.
Gesù prega continuamente per tutti i membri del suo sacerdozio affinchè
tutti siano ricolmi dello Spirito Santo e dei suoi doni, ripieni di zelo per la sua
gloria, completamente dediti alla salvezza delle anime che egli redense col prezzo
del suo sarigue e della sua vita.
Pregate pure per il vostro Vescovo, che Dio lo conservi, che benedica tutti i desideri
del suo zelo, che lo consoli, Pregate per il vostro Pastore, che Dio accresca su
di lui le grazie che gli sono necessarie per condurre a salvamento e per santificare
il gregge affidato alle sue cure. Affinchè Iddio doni alla sua Chiesa molte
e sante vocazioni sacerdotali. Un santo sacerdote è il più gran dono
che possa fare a un popolo: un prete infatti può salvarlo tutto. Pregate per
tutti gli Ordini Religiosi affinché siano fedeli alla loro vocazione privilegiata;
affinché tutti quelli che Iddio vi chioma abbiano il coraggio e la generosità
di seguire l’appello divino, e di perseverare. Un santo difende e salva il suo paese;
la sua preghiera e le sue virtù, sono più forti di tutti gli eserciti
della terra.
3 – Pregate perchè non si snervi il fervore e la perseveranza delle anime
pie che si votano al servizio di Dio nel mondo e vi fanno la parte delle religiose
del suo amore e della sua carità; esse hanno maggior bisogno di aiuti, perchè
sono esposte a maggiori pericoli, e sono più sacrificate.
4. – Domandate la conversione di qualche grande peccatore, a scadenza determinata.
Nulla è più gloriosamente divino di questi colpi di grazia.
Pregate infine per voi stessi, chiedete di diventare migliori, e di passare bene
questo santo giorno; offrite un mazzetto di doni vostri a Gesù vostro Re e
vostro Dio, e chiedetegli infine la sua benedizione.
Testo tratto
da: B. Pietro Giuliano Eymard, La presenza reale, Roma 1947, pp. 21-28.