PRATICA PRATICA 28
DELL’ESAME DI COSCIENZA
DELL’ESAME DI COSCIENZA
Sono
stata buona, oggi? Il Signore è contento di me?… E gli Angeli, mi voleranno
intorno?
(S.Teresina all’età di quattro anni, tutte le sere rivolgeva alla sorella
Paolina questa domanda)
III. ITINERARI DI ESAME PARTICOLARE SULLE VIRTÙ E BUONE ABITUDINI DA ACQUISTARE
– RACCOGLIMENTO INTERNO, ATTENZIONE
Pensieri
sa formarsi la solitudine sulle pubbliche piazze e nelle vie più frequentate.
S. PIER CRISOLOGO (1).
da te l’abitare soavemente nell’anima tua; nulla t’impedisce di santificarti in questo
dolce riposo. La gioia santa che vi gusterai, sarà infinitamente preferibile
a tutte le delizie del mondo, S. AGOSTINO (2).
di rientrare ogni tanto in te stesso. S. BERNARDO (3).
che attende alla vita interiore, presto si raccoglie, perché non si abbandona
mai tutto alle cure esteriori (4).
GUIDA
PER IL I ESERCIZIO
1. Fin
dall’alzata, ho saputo occupare la mia mente con pensieri santi, per prevenire i
traviamenti dell’immaginazione?
2. Ho recitato le preghiere posatamente e con divozione?
3. Ho ascoltato con attenzione tutte le letture fatte in cappella, al refettorio…?
4. Ho scacciato subito dalla mente i pensieri inutili, estranei o pericolosi?
5. Quante volte durante il giorno ho rinnovato la mia intenzione a Dio?
6. Sono ricorso sollecitamente alla preghiera nelle pene, tentazioni, aridità
e altre prove?
II
ESERCIZIO
1. Quante
volle ho riflettuto a qualche idea, e alle risoluzioni dell’ultima meditazione?
2. Ho allontanato subito il pensiero di cose già fatte, e la preoccupazione
per quelle che dovevo fare?
3. Quanti atti di adorazione ho tralasciato o trascurato oggi?
4. In cappella e nelle preghiere, ho avuto sempre un atteggiamento rispettoso e modesto?
5. In quante circostanze odierne ho sacrificato la mia vita interiore, per divagarmi?
III
ESERCIZIO
1. Ho
avuto spesso il pensiero della presenza di Dio, nel lavorare, nel camminare, nel
mangiareÖ? (Minimo).
2. Ho fatto qualche pia riflessione durante la lettura spirituale, e l’ho ricordata
nel giorno?
3. Quando mi sono dissipato, ho saputo riparare, almeno interiormente, appena rientrato
in me?
4. Ho accarezzato nella mente, il pensiero di altri posti e altre situazioni, in
cui mi sembra che farei meglio?
5. Ho avuto qualche contatto non necessario col mondo: visite, letture, sguardi,
ricordi, radio…?
6. Mi sono servito di tutti gli avvenimenti di oggi, per innalzarmi a Dio con l’adorazione
e líamore?
NOTE
(1) Serm.9.
(2) Epist. 106.
(3) L. de considerat..
(4) II Imit. 1, 7.
Omnipotentia
Patris, àdiuva fragilitatem meam et e profondo miseriae, èripe me.
Sapientia Filii, dirige cogitationes, verba et actiones meas omnes.
Amor Spiritus Sancti, esto cunctarum animae meae operationum principium, quo iugiter
sint divino beneplacito conformes (500 g.).
Onnipotenza del Padre, aiuta la mia fragilità, e traimi dal profondo della
mia miseria.
Sapienza del Figlio, dirigi i miei pensieri, le parole e le azioni tutte!
Amore dello Spirito Santo, sii il principio di tutte le operazioni dell’anima mia,
perché si conformino continuamente al beneplacito divino.