PRATICA
DELL’ESAME DI COSCIENZA
Sono
stata buona, oggi? Il Signore è contento di me?… E gli Angeli, mi voleranno
intorno?
(S.Teresina all’età di quattro anni, tutte le sere rivolgeva alla sorella
Paolina questa domanda)
III. ITINERARI DI ESAME PARTICOLARE SULLE VIRTÙ E BUONE ABITUDINI DA ACQUISTARE
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– DELICATEZZA DI COSCIENZA, PURITÀ DI CUORE
- Il seme
che cade sul terreno arido, produce poco o nulla; ma se il terreno è ben curato,
il seme si sviluppa in modo prodigioso. Cosi pure opera la grafia nelle anime.
- Non
sapendo quando Dio ci darà le sue grazie, dobbiamo essere sempre pronti a
riceverle, con la delicatezza di coscienza e il raccoglimento.
- Initium
sapientiae timor Domini : Principio della sapienza è il timore delSignore
(1).
- Chi
disprezza le piccole cose, andrà a poco a poco in rovina (2).
- Beati
i puri di cuore, perché essi vedranno Dio (3).
- Il demonio
non presenta mai al principio grandi colpe, ma solo mancanze leggere, per aprirsi
un varco nell’anima, dominarla e trascinarla poi a gravi colpe. S. GIROLAMO (4).
- Talora
piccola cosa è quella che impedisce o nasconde la grazia: se pur piccola,
e non piuttosto grande, debba dirsi quella cosa che mette ostacolo a si gran bene
(5).
- In tutti
i vostri esordii spirituali dovete proporvi per scopo l’acquisto della purità
di cuore, S. BERNARDO (6).
I
ESERCIZIO
1. Ho
troncato conversazioni, letture…, appena ho sentito disagio nella mia coscienza?
2. Ho smesso qualsiasi lavoro, lettura, conversazione, alla voce dell’obbedienza,
della regolarità o della carità?
3. Dopo ogni mia mancanza, ho chiesto perdono, e pregato Gesù di purificare
l’anima mia col suo preziosissimo Sangue?
4. Ho evitato le occasioni di offendere Dio o di mancare ai miei doveri?
5. Ho usato i riguardi, richiesti dalla posizione, dall’età, dalla virtù
altrui?
6. Quante volte ho chiesto oggi a Dio la purità di cuore? (Minimo di volte).
II
ESERCIZIO
1. Ho
tenuto sgombro il mio cuore da ogni avversione, freddezza, amarezza, risentimento?
2. Ho allontanato subito qualche sentimento d’amor proprio, che voleva immischiarsi
alle mie rette intenzioni?
3. Ho respinto qualche risentimento verso chi mi ha fatto un torto o dispiacere?
4. Ho profittato di qualche occasione, per rendere servizi che mai saranno noti?
(Occasioni mancate
5. Ho ammesso nel mio cuore qualche affetto puramente naturale per Fratelli, alunni?
6. Quanti atti di contrizione ho fatto oggi, per espiare i miei peccati?
III
ESERCIZIO
1. Ho
osservato in tutto, le regole della modestia e della discrezione?
2. Ho eseguito puntualmente tutti gli ordini e le disposizioni che mi riguardavano?
3. Oggi sono stato sincero, in ogni evenienza?
4. Quante volte ho protestato a Dio di essere disposto a morire, piuttosto che offenderlo
volontariamente, o abbandonarlo? (Minimo).
5. Quante volte ho chiesto a Dio il perfetto distacco da ogni creatura?
6. In ciò che mi ha fatto piacere, ho saputo distaccare il cuore, protestando
a Dio. di essere disposto a sacrificargli tutto, perché Egli solo mi basta?
ASPIRAZIONI
Cor mundum
crea in me, Deus, et spiritum rectum innova in visceribus meis. Sal 50, 12.
Create in me un cuore puro, o Dio, e. rinnovate nel mio seno lo spirito retto.
Discam timore Te, Domine, si nondum didici amare Te. – S. AGOSTINO. Possa io imparare
a temervi, o mio Dio, se non ho ancora’ mparato ad amarvi!
Dignare, Domine, die isto [nocte ista}, sine peccato nos custodire. – Te Deum – Degnatevi,
o Signore, di custodirci in questo giorno (in questa notte), dal peccato (500 g,;
pl. mens.).
Veni, Sancte Spiritus…, lava quod est sordidum; riga quod est aridum, sana quod
est sàucium. – SEQUENZA ñ
Venite, o Spirito Santo, lavate quanto in me è macchiato, irrigate ciò
ch’è arido, sanate quant’è ferito!
Munda cor et corpus meum, Sancta Maria (300 g.);
A Voi, Vergine Madre, che non foste tocca da neo alcuno di colpa, né attuale,
né originale, raccomando, e affido la purità del mio cuore (300 g.).
NOTE
(1) Sal
110, 10.
(2) Sir 19, 1.
(3) Mt 5, 8.
(4) Epist. 140.
(5) IV Imit. 15, 2.
(6) Opusc. de punct. perfect.
OBLAZIONE
DI SE STESSO
(Dagli Esercizi Spirituali di S. lgnazio)
Suscipe, Domine, universam meam libettatem. Accipe memoriam, intellectum atque
voluntate meam. Quidquid habeo vel possideo, mihi largitus es: id tibi totum restituo,
ac tuae voluntati trado gubernandum. Amorem tui solum cum gratia mihi dones, et dives
sum satis, nec aliud quidquam ultra posco. (3 anni)
Prendetevi, o Signore, tutta: la mia libertà. Ricevete la mia memoria, il
mio intelletto e la mia volontà. Tutto quel che sono e posseggo, Voi me l’avete
largito, e io, tutto a Voi lo ritorno e consegno interamente alla vostra Volontà,
perché lo governi.
Datemi solo il vostro Amore e la vostra Grazia, e sono ricco abbastanza, né
più altro io vi chiedo.
* * *
Siate certi che non acquieterete una pietà veramente soda, che per mezzo della
mortificazione dei sensi e dello spirito. S.G.B De La Salle