Esame circa: INVIDIA, GELOSIA, RIVALITÀ

PRATICA
DELL’ESAME DI COSCIENZA









S.Teresa di Gesù Bambino


Sono
stata buona, oggi? Il Signore è contento di me?… E gli Angeli, mi voleranno
intorno?

(S.Teresina all’età di quattro anni, tutte le sere rivolgeva alla sorella
Paolina questa domanda)




II. ITINERARI DI ESAME PARTICOLARE SUGLI OSTACOLI DA SUPERARE


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– INVIDIA, GELOSIA, RIVALITÀ



Pensieri da meditare


  • L’invidia
    rende gli uomini simili ai demoni (1), e ne amareggia tutta l’esistenza, perché
    al dir dello Spirito Santo, «l’invidia è tarlo delle ossa» (2).

  • La gelosia
    accompagna sempre l’orgoglio; è quasi inipossibile che un orgoglioso non sia
    anche un invidioso (3).

  • L’invidia
    fa molte vittime, e colpisce anche gli ottimi tra gli uomini (4).

  • Il cristiano
    deve vegliare con cura per non lasciar penetrare nel cuore la minima gelosia, perché
    un falso zelo non degeneri in odio contro il proprio fratello; e così, quasi
    senza avvedersene, non dia la morte all’anima sua, con le sue proprie armi (5).

  • Per
    l’orgoglio perdo la pace con Dio – per la gelosia perdo la pace col prossimo – per
    la collera perdo la pace con ine stesso (6).

I
ESERCIZIO

1. Ho
detto qualche cosa per attirare la stima o l’ammirazione degli altri su di me?

2. Mi sono rattristato del bene altrui, considerandolo come una menomazione del bene
mio?

3. Mi sono rallegrato esteriormente o interiormente del male del prossimo?

4. Ho criticato altri, col segreto proposito di prenderne il posto?

5. Ho nutrito, oggi, nell’animo mio, sentimenti di umiltà verso di me, e di
benevolenza verso gli altri?

6. Ho detto qualche preghiera per le persone che hanno suscitato in me sentimenti
d’invidia?

II
ESERCIZIO

1. Ho
fatto le riflessioni propostemi sulla vanità della stima degli uomini, volgendo
a Dio solo, le aspirazioni dell’anima mia? (Fissare il numero delle volte)

2. Mi sono contristato o turbato, per qualche lode o per qualche preferenza date
ad altri?

3. Ho rifiutato qualche servizio ai Confratelli, per impedire o diminuire i loro
felici successi?

4. Ho tentato di abbassare altri nella stima generale, denunziando colpe e difetti?

5. Ho partecipato cordialmente ai successi, alle gioie dei miei Fratelli, dicendo
loro una parola di lode o di congratulazione? (Occasioni mancate).

6. Ho benedetto Dio, per il bene fatto da altri nell’ambiente mio, e in generale
nella santa Chiesa?

NOTE

(1) Sap
2, 24.

(2) Prov 14, 30.

(3) S. Agostino: in Psal. 58.

(4) S. Gregorio Nazianzeno.

(5) S. Cipriano: de Zelo et Livore.

(6) Ugo di San Vittore.











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