Servo di Dio P. GERMANO di S.STANISLAO
direttore spirituale di S. Gemma

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SERVO DI DIO

P. GERMANO di S.STANISLAO


PASSIONISTA (1850 – 1909)

direttore di S.Gemma Galgani













Nacque
a Vico Equense (Napoli) il 17 gennaio 1850. Ebbe ottimi genitori: Francesco Ruoppolo
e Carmela Tozzi. Nel battesimo ricevuto il giorno dopo la sua nascita, per singolarissima
grazia, avverti il grande dono ohe gli era comunicato. La sua prima fanciullezza
fu pure illustrata da visioni eucaristiche. Sui cinque anni fu ammesso alla S. Comunione.
Quindi nell’istituto Amato di Napoli attese agli studi, eccellendo per intelligenza,
profitto, pietà e illibatezza di costumi. A quindici anni, superate vigorose
lotte, si fece passionista, alla Scala Santa in Roma, sotto il magistero del Servo
di Dio P. Bernardo M. di Gesù, (Silvestrelli). Compì i suoi studi ecclesiastici
ai SS.Giovanni e Paolo in Roma e poi nel Belgio, ove fu ordinato sacerdote il 3 novembre
1872.

Si dedicò allora con frutto al ministero in Francia e tornato in Italia fu
applicato all’insegnamento alla Scala Santa, a S. Eutizio presso Soriano, ai SS.
Giovanni e Paolo. Versato in molte scienze, fece cospicue scoperte e pubblicò
studi nel campo archeologico, fu stimato ed amato dai sommi De Rossi Armellini e
Marucchi. Fu membro della Accademia di Scienze e Lettere «Leone XIII »
di Viterbo, della Pont. Accademia e Commissione di Archeologia Sacra, di Religione
Cattolica, e del Collegium Cultorum Martyrum di Roma. Segretario Gen. dal 1884 al
1890. Postulatore Gen. dal 1890 alla morte, il Servo di Pio condusse in breve la
causa del confr. Gabriele dell’Addolorata alla beatificazione e promosse quella di
S. Gemma.

Leone XIII gli affidò incarichi delicatissimi e lo aveva fatto nominare consultore
della S.C. delle Indulgenze e Reliquie.

S. Pio X lo nominò Visitatore Apostolico di parecchie diocesi di Toscana e
della Calabria, che egli percorse incoraggiando e promovendo ogni opera buona e stimolando
alla santità. Rifiutò più volte alte dignità ecclesiastiche
in spirito di vera umiltà. Scelto da Dio con straordinaria provvidenza guidò
in breve S. Gemma ad alta perfezione divenendo poi il suo migliore biografo: la Santa
lo proclamava santo e vedeva in lui la luce dello Spirito Santo che lo illuminava.
Cresciuto costantemente nello spirito di S. Paolo della Croce, illustrò la
Congregazione dei Passionisti con lo splendore delle sue virtù più
ancora che con la sua dottrina. Infiammato di amore all’Eucarestia, fece voto di
propagarne il culto e fondò la Pia Unione del Collegio di Gesù, accolta
di anime elette ripiene di zelo apostolico e di vita interiore: vi appartennero pure
S. Gemma e il Servo di Dio Mons. G. Volpi.

Caro a S. Pio X, a molti Em.mi Cardinali e prelati romani stimato da parecchi Servi
di Dio e Fondatori, quali Don Luigi Guanella, Mgr. Fr. Greco, Savina Petrilli, era
assai ricercato di consiglio. e possedeva il segreto di rasserenare e incoraggiare
le anime alla periezione. Esorcista potente; coraggioso ed energico, sopportò
con animo invitto percosse, vessazioni e persecuzioni diaboliche. Sereno e paziente
nelle frequenti malattie, nei disagi, nelle austerità, nei travagli innumerevoli,
nelle lotte suscitategli contro specialmente dalla empia setta massonica, si mantenne
sempre fedele al suo programma di condurre una vita di sacrificio e di lotta «da
giganti» ripetendo sempre il suo Alleluia e il suo perenne saluto Viva Gesù.
Apparve anche dotato di alto spirito di profezia e si raccontano pure estasi celesti
delle sue orazioni.

Godè di familiare e dignitosa dimestichezza con gli Angeli santi. Il colpo
mortale lo incolse mentre la sera del 10 dicembre 1909 correggeva le bozze della
VI edizione della sua biografia di S. Gemma. Spirò il mattino del giorno seguente
e le sue esequie furono un trionfo.

«Un Santo di più in cielo, uno di meno in terra» si esclamò
allora. La venerazione d’innumerevoli anime continuò a circondarne la memoria,
rimunerate di preziose grazie. I resti del Servo di Dio riposano ora accanto a S.
Gemma nel santuario di lei a Lucca, meta di frequenti e devoti pellegrinaggi.

PREGHIERA

Dio
onnipotente e misericordioso, Padre, Figlio e Spirito Santo, noi vi adoriamo umiliati
nel nostro nulla e pentiti per i nostri peccati, ma fidenti del vostro perdono e
del vostro soccorso. Voi arricchiste di doni preziosi il vostro fedele adoratore
P. Gemmano di S. Stanislao, Voi lo faceste maestro sicuro a tante anime generose
e privilegiate, particolarmente a S. Gemma Galgani; Voi lo infiammaste di amore alla
Croce e alla Eucaristia; Voi lo riempiste di zelo per la glorificazione dei più
degni discepoli del vostro Calvario e lo rendeste emulo delle loro virtù.
Associatelo ora, ve ne preghiamo, alla loro gloria anche qui in terra, se così
a Voi piace, e per sua intercessione concedete a noi aumento di fede speranza e carità,
con la grazia particolare che istantemente e fiduciosamente Vi domandiamo…

Nove
Gloria alla SS. Trinità e tre Ave Maria.

Chi
ricevesse grazie e favori a intercessione del Servo di Dio voglia darne relazione
al P. Postulatore Generale dei Passionisti, Piazza dei SS. Giovanni e Paolo 13, Roma
376.

Imprimatur

Aloisius Card. Prov. Vic.

15 Vic. Urbis, die 8 augusti 1964







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