A
san Giuseppe, Patrono dei lavoratori
Glorioso
S. Giuseppe, che pur essendo il Padre nutrizio di Gesù e sposo della Madre
di Dio, esercitasti la pesante professione del falegname nell’oscura bottega di Nazareth,
insegnaci ad accettare serenamente dalle mani di Dio la nostra dura condizione di
lavoratori.
Noi ti onoriamo come esemplare perfetto di tutte le virtù e come protettore
pietoso di tutti coloro che guadagnano il pane col sudore della loro fronte.
Ottieni a noi la grazia d’imitare i tuoi mirabili esempi di umiltà, di sacrificio,
di fiducioso abbandono al volere di Dio, nostro Padre amoroso e provvido. – Fa che
anche noi, come Te, possiamo elevare e santificare il nostro quotidiano lavoro offrendolo
a Dio come un atto incessante di amore, di espiazione e di santificazione.
Fa che nell’odierna società, lacerata da tante lotte di classe, trionfino
i principi di carità, di giustizia e di pace, insegnati da Colui, che ti fu
Discepolo nella bottega di Nazareth.
Illumina i nostri compagni di lavoro, che si sono allontanati da Cristo nella speranza
fallace di trovare altrove un migliore avvenire, e fa che essi, ritornando sui loro
passi, ritrovino nella fede e nella pratica cristiana l’unica garanzia di ogni vero
bene, per la terra e per il cielo. Così sia.