Esame circa: SENSIBILITÀ MORALE

PRATICA
DELL’ESAME DI COSCIENZA









S.Teresa di Gesù Bambino


Sono
stata buona, oggi? Il Signore è contento di me?… E gli Angeli, mi voleranno
intorno?

(S.Teresina all’età di quattro anni, tutte le sere rivolgeva alla sorella
Paolina questa domanda)




III. ITINERARI DI ESAME PARTICOLARE SULLE VIRTÙ E BUONE ABITUDINI DA ACQUISTARE


49
– SENSIBILITÀ MORALE



Pensieri


  • Non
    si turbi il cuor vostro… (Gv 14, 1).

  • Felice,
    chi rimuove da sé tutto ciò elle può macchiare o aggravare la
    sua coscienza! (I Imit. 21, 2).

  • Vuoi
    sapere che cosa è un cuore indurito! È il tuo stesso cuore, se al solo
    pensarvi, non ti spaventi (S. Bernardo: lib. 1 de Consid.).

  • Molte
    volte camminiamo sul cuore altrui con inaudito cinismo; ma chiediamo garbatamente
    scusa al passante, quando, per inavvertenza, gli abbiamo pestato un callo.

  • Non
    fate confidenze alle persone che non hanno mai sofferto (Diadoco).

Qui la
sensibilità è considerata complessivamente sotto l’aspetto morale e
quello spirituale; quindi gli esercizi proposti sono diretti a rendere l’anima padrona
dell’impressionabilità morbosa, dell’impulsività, del nervosismo, dell’impazienza…:
con grandi vantaggi per la delicatezza di coscienza, la serenità e la pace.



I ESERCIZIO

1. Prima
di parlare o di agire, mi sono raccolto un istante nell’intimo dell’anima?

2. Ho troncato letture, conversazioni…, appena ne ho sentito disagio nella coscienza?

3. Ho saputo reprimere i piccoli moti d’impazienza o d’insofferenza, sorti in me?
(Mancanze).

4. Ho ammesso in me, sentimenti di affetto particolare per qualcuno?

5. Ho chiesto subito perdono a Dio, per le mancanze sfuggite alla mia fragilità?

6. Quante volte ho chiesto oggi a Dio la delicatezza di coscienza?

II
ESERCIZIO

1. Ho
fatto qualcosa, oggi, contro coscienza? Ho seguito le divine ispirazioni?

2. Ho saputo reprimere la mia impulsività, soffermandomi qualche tempo, prima
di leggere un giornale, una lettera… prima di fare un rimprovero?

3. Sorprendendomi a fantasticare, ho subito elevato il pensiero a Dio?

4. Ho respinto qualche risentimento, verso chi mi ha fatto dispiacere?

5. Dopo un insuccesso, mi sono tenuto calmo e rassegnato al volere di Dio?

6. Mi sono raccolto per qualche istante, al principio di ogni occupazione importante?

ASPIRAZIONI

Anima
mea in manibus meis semper, et legem tuam non sum oblitus. L’anima mia è sempre
sulle mie mani, per non dimenticare la vostra Legge, o Signore! Sal 118, 109.

Fiat, Domine, cor meum immaculatum, ut non confundar: Sia il mio cuore immacolato,
affinché io non resti confuso, o Signore! Sal 118, 80 (300 g.).

Dignare, Domine, die isto (nocte ista), sine peccato nos custodire: Degnatevi, o
Signore, custodirci in questo giorno (in questa notte) dal peccato. TE DEUM. (500
g.; pl. m.).

Munda cor et corpus meum, Sancta Maria (300 g.).

Fac nos innocuam, Joseph, decurrere vitam; sitque tuo semper tuta patrocinio: Fate,
o Giuseppe, che la nostra vita scorra scevra di peccati, e che sia sempre difesa
dal vostro Patrocinio. (300 g.).










PRECEDENTE


INDICE DI

«PRATICA DELL’ESAME DI COSCIENZA»


PROSSIMA