PRATICA
DELL’ESAME DI COSCIENZA
Sono
stata buona, oggi? Il Signore è contento di me?… E gli Angeli, mi voleranno
intorno?
(S.Teresina all’età di quattro anni, tutte le sere rivolgeva alla sorella
Paolina questa domanda)
III. ITINERARI DI ESAME PARTICOLARE SULLE VIRTÙ E BUONE ABITUDINI DA ACQUISTARE
- La vera
carità è fondata sul sacrifizio di noi stessi; di qui la sua difficoltà.
Però Gesù ce l’ha data come comandamento suo (Gv 13, 34), come
segno caratteristica per riconoscere i suoi discepoli (Gv 13, 35); sulla carità
fonda la sentenza al Giudizio estremo (Mt 25, 40).
- I peccati
contrari sono facilmente gravi; e, se ledono anche la giustizia esigono una riparazione,
la quale diventa assai difficile, quando si è macchiato l’onore e la riputazione
altrui, con maldicenze, calunnie e insinuazioni maligne, perché i peccati
contro la carità, si fanno per lo più con la lingua.
- Bisogna
guardarsene con ogni cura, e praticare la grande virtù cristiana della carità,
in pensieri, parole e opere.
- La carità
copre la moltitudine dei peccati (1 Pt 4, 8).
- Non
pensate ai difetti degli altri; pensate piuttosto, alle loro virtù e ai vostri
difetti. S. TERESA.
- Giudica
gli altri come desideri che gli altri giudichino te. (S. Isidoro)
- Scusa
l’intenzione, se non puoi scusare l’azione (S. Bernardo, Serm. 40).
- Chi
bene e rettamente esaminasse le sue azioni, sarebbe più indulgente nel giudicare
gli altri (II Imit., 5, 1).
- I gradi
di santità si misurano coi gradi di carità. Una carità incipiente,
corrisponde alla santità appena abbonata; una carità crescente, alla
santità già adulta; una carità grande, a una santità
ugualmente grande, una carità perfetta a una consumata santità… (S.
AGOSTINO).
Indicazioni
per i vari ESERCIZI
I ESERCIZIO
1 – Ho
detto parole pungenti, indelicata o comunque penose a confratelli, alunni, altri?
2 – Quante volte ho dato incomodo ad altri, senza vera necessità?
3 – Quante volte ho trattato familiarmente i Fratelli, dando del «tu»,
toccandoli, scherzando?
4 – Dopo una mancanza di riguardo, ho saputo chiedere scusa?
5 – Ho sopportato stranezze, difetti di carattere, atti d’impazienza di altri, senza
rimproverarli loro? (Vittorie),
6 – Quante volle ho investigato, giudicato, condannato le azioni degli altri? Ho
riferito ad altri, i sospetti uditi?
II
ESERCIZIO
1. Ho
saputo coprire le imperfezioni altrui col velo della carità?
2. Quante volte, oggi, ho rifiutato di rendere servizio, ovvero ho fatto soffrire
qualcuno?
3. Ho sopportato con umiltà gl’incomodi, i difetti, le ironie degli altri?
4. Quante volte, nel rendere un servizio, ho avuto in mira Nostro Signore stesso?
5. Conservo nel cuore dei rancori o della ruggine contro qualcuno? Ho evitato di
parlargli, o di rendergli qualche servizio?
6. Ho parlato sempre in bene degli altri, giustificandoli, specialmente quando erano
assenti?
III
ESERCIZIO
1. Mi
sono permesso burle, motteggi, scimmiottature, spiritosaggini, a danno di altri?
2. Ho coltivato nell’animo mio qualche segreto sentimento di gelosia, per altri?
3. In quali circostanze odierne ho preferito gli interessi degli altri, ai miei?
(Occasioni mancate).
4. Ho coltivato in me qualche affetto particolare, tanto pericoloso per la virtù?
5. Ho raccolto e diffuso maldicenze, divulgando cose ignorate, esagerando le vere,
inventando le false?
6. Ho dato qualche cattivo consiglio od esempio, scandalizzando altri?
IV
ESERCIZIO
1. Nelle
conversazioni odierne ho contraddetto, interrotto altri?
2. Ho intralciato la via ad altri, ostacolando i loro disegni e desideri?
3. Mi sono sforzato di pensare alle buone qualità di quelle persone per cui
sento antipatia; e di allontanare ogni pensiero a loro sfavorevole?
4. Oggi mi sono prestato per i bisognosi, i malati, i vecchi? (Occasioni perdute).
5. Ho pregato, e mi sono sacrificato. oggi per qualche intenzione di apostolato?
(Infedeli, peccatori, moribondi. Anime purganti…).
6. Ho esercitato intorno a me l’apostolato dell’esempio, per attirare anime a Dio?
(Occasioni perdute).